Almeno tredici persone sono morte e circa 4,5 milioni sono state colpite dalle alluvioni in Bangladesh, causate dalle piogge torrenziali, hanno annunciato il 23 agosto le autorità.
“Il bilancio provvisorio è di tredici vittime”, ha affermato il ministero della gestione delle catastrofi e dei soccorsi.
“Quasi 190mila persone sono state costrette a trasferirsi nei rifugi d’emergenza”, ha aggiunto.
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Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
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Il Bangladesh, che ha 170 milioni di abitanti ed è attraversato da centinaia di fiumi, è spesso colpito da alluvioni devastanti.
Gran parte del territorio è costituito dal delta di due grandi fiumi himalayani, il Gange e il Brahmaputra, che sfociano nel golfo del Bengala dopo aver attraversato l’India.
È considerato uno dei paesi più vulnerabili alla crisi climatica. Le piogge monsoniche causano da sempre danni notevoli, ma il riscaldamento globale ne sta aumentando l’intensità e la frequenza.
“Situazione catastrofica a Feni”
Secondo il ministero, le alluvioni hanno colpito undici dei 64 distretti del paese, con gravi conseguenze soprattutto nella città sudorientale di Feni.
“La situazione a Feni è catastrofica”, ha dichiarato all’Afp Zahed Hossain Bhuiya, 35 anni, un soccorritore volontario. “Stiamo cercando di salvare più persone possibile”.
Le alluvioni in Bangladesh arrivano dopo settimane di tensioni politiche. Più di 450 persone, tra cui circa quaranta membri delle forze di sicurezza, sono morte durante le manifestazioni antigovernative che hanno portato alla caduta e alla fuga in India della premier Sheikh Hasina.