La Norvegia ha stabilito un nuovo record mondiale: ad agosto le vendite di auto elettriche hanno raggiunto una quota di mercato superiore al 94 per cento, in controtendenza rispetto al resto d’Europa.

Guidati dalla Tesla Model Y (18,8 per cento delle vendite) e, in misura minore, dalla Hyundai Kona e dalla Nissan Leaf, i modelli elettrici sono arrivati al 94,3 per cento delle nuove immatricolazioni, ha affermato il 2 settembre il Consiglio per l’informazione sul traffico stradale (Ofv).

Il record precedente era stato stabilito a gennaio, con una quota superiore al 92 per cento.

Il mercato norvegese si conferma quindi in controtendenza rispetto all’Europa, dove le vendite di auto elettriche, ostacolate da prezzi alti e infrastrutture inadeguate, si stanno riducendo a vantaggio dei modelli ibridi, che combinano un motore a benzina o diesel con uno o più motori elettrici.

Grande produttore di idrocarburi, il paese scandinavo si è posto come obiettivo di vendere solo auto a emissioni zero – cioè essenzialmente elettriche dato che la quota delle auto a idrogeno è marginale – a partire dal 2025, con dieci anni d’anticipo rispetto all’Unione europea.

Per raggiungere l’obiettivo ha introdotto un sistema fiscale che rende i modelli elettrici molto più competitivi rispetto a quelli con motori termici e ibridi.

“Nessun paese al mondo si avvicina alla Norvegia nella corsa all’auto elettrica”, ha affermato in un comunicato Øyvind Solberg Thorsen, direttore dell’Ofv.

“Siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 100 per cento di auto nuove vendute a emissioni zero entro il 2025”, ha aggiunto.

Nell’Unione europea a luglio le auto elettriche rappresentavano solo il 12,1 per cento delle vendite di auto nuove, una quota inferiore alle auto a benzina (33,4 per cento), alle full hybrid (32 per cento) e alle auto diesel (12,6 per cento), secondo i dati dell’Associazione dei costruttori automobilistici europei (Acea).

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