Tre navi da guerra cinesi, tra cui una portaerei, sono state avvistate il 18 settembre tra due isole giapponesi vicino a Taiwan, un gesto che il governo giapponese ha definito “una provocazione inaccettabile”.
“Dopo la recente violazione dello spazio aereo giapponese da parte di velivoli militari cinesi e altri avvistamenti di navi cinesi vicino alle coste giapponesi, questo incidente è totalmente inaccettabile e mette a rischio la sicurezza del Giappone e di tutta la regione”, ha affermato il portavoce del governo giapponese Hiroshi Moriya.
“Abbiamo inoltrato una protesta alla Cina attraverso i canali diplomatici”, ha aggiunto.
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Pechino ha risposto prontamente, affermando di non aver violato il diritto internazionale.
“Le attività navali della Cina sono conformi alle leggi cinesi e internazionali”, ha dichiarato Lin Jian, portavoce del ministero degli esteri cinese.
L’esercito giapponese ha precisato che “la portaerei Liaoning e due cacciatorpediniere lanciamissili sono state avvistate nella prefettura di Okinawa, tra le isole Yonaguni e Iriomote”.
Anche se non sono entrate nelle acque territoriali giapponesi, le tre navi hanno navigato nelle “acque contigue” del Giappone, un tratto di mare che si estende per ventidue chilometri oltre le acque territoriali.
Aereo spia Y-9
L’episodio arriva dopo che all’inizio di settembre Tokyo ha condannato con forza un’incursione nelle sue acque territoriali, per quasi due ore, di una nave della marina cinese.
Pochi giorni prima Tokyo aveva fatto decollare dei caccia dopo che un aereo militare cinese aveva violato il suo spazio aereo.
Il 26 agosto, per circa due minuti, un aereo spia Y-9 delle forze armate cinesi aveva violato lo spazio aereo giapponese al largo delle isole Danjo, nel mar Cinese orientale.
La crescente aggressività della Cina nella regione Asia-Pacifico e le rivendicazioni di Pechino, in particolare nei confronti di Taiwan, considerata una provincia ribelle, preoccupano gli Stati Uniti e i suoi alleati.
La Cina rivendica gran parte del mar Cinese Meridionale, nonostante una sentenza del 2016 della Corte internazionale di giustizia le abbia dato torto.
Insieme a Stati Uniti, Australia e India, il Giappone fa parte dell’alleanza Quad, che punta a contenere l’espansionismo cinese.