Sabato Israele ha dichiarato di aver effettuato degli attacchi in territorio iraniano, come ritorsione per l’attacco missilistico dell’Iran sul suo suolo il 1 ottobre e per gli attacchi dei movimenti sostenuti da Teheran che hanno preso di mira Israele nell’ultimo anno.
L’esercito israeliano ha detto di aver colpito con attacchi “precisi e mirati” impianti di produzione di missili, batterie di missili terra-aria e altri sistemi aerei.
L’Iran ha confermato un attacco israeliano contro i suoi siti militari nella capitale e in altre due province al confine con l’Iraq. Teheran ha anche detto che due suoi militari sono rimasti uccisi.
Le prime esplosioni sono avvenute intorno alle 2.15 ora locale, soprattutto a ovest di Teheran, secondo l’agenzia di stampa ufficiale Irna.
Dopo una serie di sei detonazioni riportate durante la notte dalla televisione di stato, i giornalisti dell’Afp hanno sentito e visto dal centro di Teheran continue detonazioni accompagnate da scie luminose.
Secondo l’Iran, l’attacco israeliano ha causato “danni limitati”.
In mattinata, l’aviazione civile iraniana ha annunciato la graduale ripresa dei voli nel suo spazio aereo dopo una breve sospensione durante la notte.
“Non è stato segnalato alcun incendio o esplosione nella principale raffineria di Teheran”, ha dichiarato l’agenzia di stampa iraniana Tasnim.
Gli Stati Uniti sono stati informati in anticipo da Israele dei suoi attacchi contro l’Iran, ma non sono stati coinvolti nell’operazione, ha dichiarato un funzionario della difesa statunitense.