Il 28 ottobre il governo boliviano ha accusato l’ex presidente Evo Morales di aver “messo in scena” l’attentato di cui sostiene di essere stato vittima, aggiungendo che in realtà l’ex presidente stava cercando di sfuggire a un posto di blocco.

“Si tratta chiaramente di una messa in scena, e Morales dovrà rispondere alla giustizia boliviana del tentato omicidio di un membro delle forze di sicurezza”, ha affermato durante una conferenza stampa il ministro dell’interno Eduardo del Castillo.

In un video diffuso il 27 ottobre Morales, al potere dal 2006 al 2019, ha dichiarato di essere stato vittima di un tentato omicidio mentre viaggiava in automobile nella provincia di Chapare, nel centro del paese: “Agenti d’élite hanno cercato di assassinarmi”.

Secondo Morales, l’automobile è stata raggiunta da quattordici proiettili e l’autista è rimasto ferito, mentre andava a Cochabamba per partecipare alla sua trasmissione radiofonica settimanale.

Del Castillo ha fornito una versione completamente diversa dell’episodio, affermando che l’autista non si è fermato a un posto di blocco istituito nell’ambito della lotta al traffico di droga.

“Invece di rallentare hanno accelerato, estratto un’arma da fuoco e sparato”, ha dichiarato, aggiungendo che un membro delle forze di sicurezza è rimasto ferito dopo essere stato colpito dal veicolo.

Il presidente Luis Arce ha ordinato l’apertura di un’inchiesta “per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente”.

Morales è ai ferri corti con Arce per ottenere la candidatura del Movimento per il socialismo (Mas, sinistra) per le presidenziali dell’agosto 2025. L’ex capo dello stato, sostenuto da una parte del Mas, punta infatti a candidarsi ignorando un divieto della giustizia.

All’inizio di ottobre, inoltre, la giustizia boliviana ha aperto un’inchiesta contro Morales per “stupro e traffico di esseri umani”.

Durante il suo terzo mandato, l’ex presidente avrebbe avuto una relazione con una ragazza di 15 anni, con la quale avrebbe avuto anche una figlia.

I sostenitori di Morales, che temono l’emissione di un mandato d’arresto nei suoi confronti, stanno bloccando alcune strade del paese dal 14 ottobre.