Almeno quindici persone sono morte nelle frane causate dalle forti piogge che hanno colpito l’est dell’Uganda, mentre altre 113 persone risultano disperse, ha affermato il 28 novembre la polizia.
Cinque villaggi del distretto di Bulambuli, che si trova a cinque ore di automobile dalla capitale Kampala, sono stati devastati.
“Abbiamo recuperato i corpi di quindici persone, e altrettante sono rimaste ferite e sono state soccorse”, ha dichiarato la polizia in un comunicato. “Purtroppo 113 persone risultano disperse e stiamo cercando di localizzarle”.
“Le operazioni di soccorso sono però ostacolate dal fatto che molte strade sono impraticabili”, ha aggiunto.
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La premier Robinah Nabbanja ha dichiarato all’emittente Nbs di temere che i dispersi siano tutti morti.
“Purtroppo solo 120 soldati su cinquecento sono riusciti finora a raggiungere i villaggi colpiti”, ha aggiunto.
Nel villaggio di Masugu quarantacinque case sono state completamente sepolte dal fango e dai detriti.
Nel nordovest del paese il fiume Tangi, un affluente del Nilo Bianco, ha straripato, paralizzando la circolazione su un’importante strada che conduce al Sud Sudan.
All’inizio di novembre in Uganda è cominciata la stagione delle piogge, e negli ultimi giorni ci sono state forti precipitazioni che hanno danneggiato anche le infrastrutture dei trasporti, facendo crollare un ponte.
Le ultime stagioni delle piogge sono state più violente del solito in Africa orientale, anche a causa del Niño, un fenomeno climatico periodico che provoca il riscaldamento delle acque dell’oceano Pacifico centromeridionale e orientale, e produce conseguenze in tutto il pianeta.
Nel febbraio 2010 una frana nella regione del monte Elgon, nell’est dell’Uganda, aveva ucciso più di 350 persone.