Il 16 dicembre Olaf Scholz non ha ottenuto il voto di fiducia del parlamento tedesco e ha finito il suo mandato dopo l’implosione della sua fragile coalizione di governo. La più grande economia europea andrà a elezioni il 23 febbraio.
Senza maggioranza parlamentare da più di un mese, Scholz aveva chiesto la fiducia al parlamento con l’obiettivo di perderla e avviare la procedura ufficiale per le elezioni anticipate.
Evento raro nella storia politica della Germania, questa procedura permetterà di chiedere agli “elettori” di decidere sulla questione “fondamentale” del percorso da seguire per il paese alle prese con una grave crisi economica. Il risultato è stato come quello che ci si aspettava: tra i deputati presenti, 394 hanno votato contro la fiducia, mentre 207 hanno votato a favore, gli astenuti sono stati 116.
Il cancelliere ha accettato la notizia con un sorriso e poi si è rivolto al suo vicecancelliere, l’ambientalista Robert Habeck, per stringergli la mano.
Scholz chiederà ora al capo dello stato Frank-Walter Steinmeier di sciogliere la camera e consentire così il voto nella data concordata del 23 febbraio.
Nelle ore precedenti al voto, il dibattito parlamentare si era concentrato sul bilancio dei tre anni al potere del leader socialdemocratico.
“Avete avuto la vostra occasione, ma non l’avete sfruttata”, ha detto Friedrich Merz, capo dell’alleanza dei conservatori Cdu/Csu e favorito per sostituire Scholz alla guida del paese.