Il 23 dicembre la Francia osserverà un giorno di lutto nazionale indetto dal presidente Emmanuel Macron in solidarietà con Mayotte, l’isola francese nell’Oceano Indiano colpita dieci giorni fa dal ciclone Chido, che l’ha devastata e ha causato la morte di almeno 35 persone.
Il capo di stato, che ha visitato questo territorio la scorsa settimana, ha annunciato che le bandiere saranno esposte a mezz’asta e che sarà osservato un minuto di silenzio a mezzogiorno, in particolare nei servizi pubblici. Ha inoltre invitato i francesi di tutto il mondo a osservare un minuto di silenzio.
Il 14 dicembre, il ciclone più devastante che si sia abbattuto su Mayotte negli ultimi 90 anni ha distrutto tutte le abitazioni più precarie e ha causato ingenti danni nel dipartimento più povero della Francia, dove i servizi di emergenza stanno lavorando per ripristinare i servizi essenziali come l’acqua, l’elettricità e le reti di comunicazione.
Il bilancio provvisorio del disastro è salito a 35 morti e circa 2.500 feriti, ma le autorità temono un aumento del numero di vittime e hanno inviato una missione di ricerca.
In Mozambico il ciclone ha causato la morte di almeno 94 persone, secondo le autorità locali. In Malawi ha ucciso 13 persone.
A Mayotte, dove rimane in vigore il coprifuoco notturno, Emmanuel Macron ha anche promesso una legge speciale per “ricostruire Mayotte” e “porre fine” alle baraccopoli, che potrebbe richiedere due anni secondo il nuovo primo ministro François Bayrou.