La situazione del sistema sanitario di Mayotte, un dipartimento francese nell’oceano Indiano, è “molto grave, con un ospedale fortemente danneggiato e vari centri medici non operativi”, ha dichiarato la ministra della sanità francese Geneviève Darrieussecq dopo il devastante ciclone Chido, che il 14 dicembre ha colpito l’isola distante ottomila chilometri da Parigi.

“L’ospedale ha subìto gravi danni causati dalla pioggia, in particolare nei reparti di chirurgia, terapia intensiva, pronto soccorso e maternità, che sono parti essenziali delle operazioni dell’ospedale. Eppure continua a funzionare, anche se con grandi difficoltà”, ha aggiunto la ministra, intervistata dall’emittente France 2.

L’obiettivo è far fronte all‘“afflusso di nuovi pazienti”. È in atto una corsa contro il tempo per aiutare le vittime della devastazione provocata dal passaggio del ciclone, che il 14 dicembre ha spazzato Mayotte con raffiche di vento di oltre 220 chilometri orari. Sull’isola viveri e acqua scarseggiano, e si cerca ancora di trovare dei sopravvissuti tra le macerie delle numerose baraccopoli, dove vivono circa centomila persone senza documenti in regola. Le autorità temono che i morti siano “diverse centinaia”.

Darrieussecq ha annunciato l’invio di personale medico e di aiuti materiali: “un centinaio di operatori partiranno molto rapidamente” per Mayotte, insieme a nuove attrezzature. Sarà montato anche un “ospedale da campo”.

Finora, ha aggiunto Darrieussecq, la “priorità è stata identificare i malati cronici e trasferirli all’isola della Réunion”, un altro territorio francese al largo delle coste africane. I primi trasferimenti sono già avvenuti e stanno continuando.