Il 23 gennaio la Thailandia ha celebrato i primi matrimoni tra persone dello stesso sesso nel giorno dell’entrata in vigore della legge.

“Oggi è un giorno speciale”, ha affermato Sappanyoo Panatkool, 38 anni, dopo aver sposato il suo compagno, Apiwat Apiwatsayree, 49 anni. “Finalmente abbiamo il diritto di amarci come tutti gli altri”.

I due attori sono stati tra i primi a ricevere dalle autorità il certificato di matrimonio.

Dopo anni di battaglie della comunità lgbt+, la Thailandia è diventata il paese più popoloso dell’Asia a legalizzare il matrimonio egualitario, e il terzo del continente dopo Taiwan e Nepal.

Centinaia di coppie celebreranno le nozze il 23 gennaio negli 878 distretti del paese e nei cinquanta quartieri di Bangkok.

La nuova legge, promulgata da re Maha Vajiralongkorn a settembre, sostituisce i riferimenti a “uomini”, “donne”, “mariti” e “mogli” con termini neutri dal punto di vista del genere, come “individui” e “partner matrimoniali”. Inoltre, riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle etero in materia di adozioni ed eredità.

La Thailandia ha una reputazione di tolleranza nei confronti delle persone lgbt+ e i sondaggi confermano che la maggioranza della popolazione è favorevole al matrimonio egualitario.

Ma una parte consistente della società tailandese, prevalentemente di religione buddista, rimane legata a valori conservatori, e la comunità lgbt+ sostiene di essere ancora vittima di discriminazioni nella vita quotidiana.

“Oggi la bandiera arcobaleno sventola con orgoglio sulla Thailandia”, ha affermato sul social network X la premier Paetongtarn Shinawatra.

La legge era stata presentata in parlamento dall’ex primo ministro Srettha Thavisin, sostenitore della comunità lgbt+, che ad agosto era stato però destituito in seguito ad alcune accuse di corruzione.

L’omosessualità è illegale in circa metà dei paesi asiatici, e in alcuni di questi, tra cui la Birmania e la Malaysia, che confinano con la Thailandia, può comportare pene detentive di diversi anni, secondo un rapporto dell’International lesbian, gay, bisexual, trans and intersex association (Ilga).

Più di trenta paesi hanno legalizzato i matrimoni omosessuali nel mondo. I Paesi Bassi sono stati i primi a farlo, nel 2001.