Il 6 febbraio il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone sanzioni alla Corte penale internazionale (Cpi), accusata di “intraprendere azioni illegali contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele”.
Il testo, reso noto dalla Casa Bianca, vieta l’ingresso negli Stati Uniti ad alti funzionari e impiegati coinvolti nel lavoro investigativo della Cpi, oltre che ai loro familiari più stretti.
Prevede anche il congelamento dei beni detenuti negli Stati Uniti da queste persone.
I nomi delle persone prese di mira non sono stati resi noti. Nel 2020 la precedente amministrazione Trump aveva imposto delle sanzioni a Fatou Bensouda, che all’epoca era procuratrice della Cpi.
Iscriviti a Americana |
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Americana
|
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
Iscriviti |
Secondo il testo reso noto dalla Casa Bianca, la Cpi “ha intrapreso delle azioni illegali e senza fondamento contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele”, un chiaro riferimento alle indagini su presunti crimini di guerra commessi dai soldati statunitensi in Afghanistan e dai soldati israeliani nella Striscia di Gaza.
Inoltre, avevano suscitato forte indignazione negli Stati Uniti i mandati d’arresto emessi nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ricevuto da Trump alla Casa Bianca il 4 febbraio, e dell’ex ministro della difesa israeliano Yoav Gallant per presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Né gli Stati Uniti né Israele sono membri della Cpi, un tribunale internazionale fondato nel 2002 con sede all’Aja, nei Paesi Bassi.
Il 7 febbraio il ministro degli esteri israeliano Gideon Saar ha espresso forte soddisfazione per la decisione di Trump, definendo le azioni della Cpi “illegittime e immorali”.
La Cpi ha invece contestato il provvedimento, impegnandosi a continuare a lavorare per garantire la giustizia nel mondo.
L’ordine esecutivo firmato da Trump “punta a minare l’imparzialità e l’indipendenza della Cpi”, ha affermato in un comunicato.
Anche l’Unione europea ha criticato le sanzioni contro la Cpi, riservandosi la possibilità di rispondere.