Il 18 marzo il governo laburista britannico ha annunciato tagli da cinque miliardi di sterline all’anno agli aiuti per le persone affette da disabilità o malattie croniche.
“L’attuale sistema di sicurezza sociale è costoso e inefficace”, ha affermato la ministra del lavoro Liz Kendall alla camera dei comuni.
La misura più controversa della riforma prevede l’irrigidimento delle condizioni di accesso al Personal independence payment (Pip), il sussidio per le persone affette da disabilità o disturbi mentali.
Circa 3,6 milioni di persone beneficiano del sussidio, che è concesso a prescindere dal reddito e serve a coprire i costi di questi problemi di salute.
Secondo Kendall, la riforma “permetterà di risparmiare più di cinque miliardi di sterline all’anno” (quasi sei miliardi di euro).
Un portavoce del primo ministro Keir Starmer aveva affermato il 17 marzo che il numero dei beneficiari del Pip è ormai insostenibile, deplorando il fatto che, a partire dalla pandemia di covid-19, “molti dichiarano ansia o depressione come disturbo principale”.
Il 16 marzo il ministro della salute Wes Streeting aveva accusato i medici di diagnosticare con troppa leggerezza i disturbi mentali.
In una fase di ristagno dell’economia, il governo sta cercando di ridurre le spese per mantenere la promessa di non aumentare le tasse.
I dazi doganali imposti dal presidente statunitense Donald Trump e la decisione di aumentare la spesa militare complicano ulteriormente la situazione.
Riforma contestata
I tagli agli aiuti sociali sono contestati da molte associazioni e da una parte del Partito laburista.
“I tagli aumenteranno la pressione sul National health service (Nhs), che è già in crisi”, ha sottolineato James Taylor di Scope, un’associazione di assistenza ai disabili, riferendosi al sistema sanitario nazionale.
“Senza il Pip sarei costretta a lavorare a tempo pieno, e ogni volta che ho provato a farlo sono finita in ospedale”, ha dichiarato all’Afp Alicia Cartwright, 40 anni, affetta da disturbo bipolare.
“I miei elettori, i miei amici e i miei familiari sono molto arrabbiati e non pensano che questo sia il tipo di azione che un governo laburista dovrebbe intraprendere”, ha affermato il deputato laburista Clive Lewis.
“Non si può risanare il bilancio a spese delle persone affette da disabilità o malattie croniche”, ha dichiarato la deputata laburista Debbie Abrahams.