Il 25 febbraio il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito aumenterà la spesa militare al 2,5 per cento del pil entro il 2027, rispetto all’attuale 2,3 per cento, per affrontare le nuove sfide della sicurezza in Europa.
“Questo governo lancerà il più grande aumento della spesa militare dalla fine della guerra fredda”, ha dichiarato alla camera dei comuni.
L’aumento sarà compensato da una riduzione degli aiuti internazionali allo sviluppo, che nello stesso periodo passeranno dallo 0,5 allo 0,3 per cento del pil, ha aggiunto.
L’annuncio di Starmer arriva due giorni prima del suo viaggio a Washington per incontrare il presidente statunitense Donald Trump, che ha più volte chiesto ai paesi europei di aumentare i loro contributi alla Nato.
Il premier britannico ha inoltre annunciato un piano per aumentare la spesa militare al 3 per cento del pil “nel corso della prossima legislatura”, cioè a partire dal 2029.
“Tutto è cambiato nel mondo dopo l’invasione russa dell’Ucraina”, ha dichiarato.
“Sono cambiate anche le caratteristiche della guerra, come dimostra la situazione sul campo in Ucraina, e quindi è arrivato il momento di rafforzare e modernizzare le nostre forze armate”, ha aggiunto.
Starmer ha inoltre ribadito il sostegno del suo paese all’Ucraina.
“Dobbiamo continuare a sostenere Kiev, perché se non avremo una pace giusta e durevole l’instabilità economica e le minacce alla sicurezza in Europa non potranno che aumentare”, ha affermato.
Il 27 febbraio Starmer cercherà di convincere Trump che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina sono il presupposto indispensabile di qualunque accordo di tregua con la Russia.
Il premier britannico vorrebbe anche che gli Stati Uniti fornissero una rete di sicurezza, per esempio sotto forma di supporto aereo, d’intelligence e logistico, nell’eventualità di un invio di truppe europee per monitorare una tregua in Ucraina.