Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, principale oppositore del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, arrestato per “corruzione” e “terrorismo”, ha invitato il 20 marzo la nazione a reagire e i giudici a “non restare in silenzio”.
“Mi appello ai vertici del potere giudiziario”, ha affermato in un messaggio pubblicato dai suoi avvocati sul social network X. “Non dovrebbero tollerare che pochi giudici umilino il nostro sistema giudiziario e mettano in cattiva luce la Turchia sulla scena internazionale”.
Il 23 marzo İmamoğlu sarebbe stato designato ufficialmente candidato del Partito popolare repubblicano (Chp, opposizione) alle prossime elezioni presidenziali, previste nel 2028. Ma il giorno prima del suo arresto, avvenuto il 19 marzo, l’università di Istanbul aveva annullato il suo diploma di laurea, rendendo di fatto impossibile la candidatura.
İmamoğlu ha messo in guardia tutti i cittadini: “Le persone responsabili del mio arresto e dell’annullamento del mio diploma di laurea sono le stesse che potrebbero privarvi di tutto quello che avete. In quanto nazione, dobbiamo unirci contro questo male”.
Manifestazioni di protesta contro quello che è stato definito un “colpo di stato contro l’opposizi0ne” sono state segnalate davanti alla sede del comune e in varie università di Istanbul il 19 e il 20 marzo, nonostante un divieto in vigore fino al 23 marzo.
Il leader del Chp, Özgür Özel, ha indetto una nuova manifestazione davanti al comune la sera del 20 marzo.
Le autorità hanno anche limitato l’accesso a vari social network e servizi di messaggistica, tra cui X e WhatsApp, mentre il ministro dell’interno Ali Yerlikaya ha annunciato l’arresto di 37 persone per “messaggi provocatori online”.
Le parole di Von der Leyen
Più di ottanta collaboratori di İmamoğlu sono stati arrestati insieme a lui, mentre altri venti sono ricercati.
İmamoğlu è accusato di corruzione ed estorsione, in quanto “capo di un’organizzazione criminale a scopo di lucro”, secondo un comunicato della procura di Istanbul, ma anche di “terrorismo” e “sostegno al Pkk”, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, considerato un gruppo terroristico.
L’arresto del sindaco di Istanbul ha fatto crollare la lira turca, mentre la borsa di Istanbul ha dovuto sospendere temporaneamente le operazioni per eccesso di ribasso.
Il 19 marzo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso “forte preoccupazione” per l’arresto di İmamoğlu.
“In quanto paese membro del Consiglio d’Europa e candidato all’adesione all’Unione europea, la Turchia deve rispettare i valori democratici”, ha affermato durante una conferenza stampa a Bruxelles.