La nave da crociera Stella d’oriente si è rovesciata il 2 giugno nelle acque del fiume Yangtze, in Cina, a causa delle cattive condizioni atmosferiche. A bordo c’erano 456 persone, tra equipaggio e passeggeri, per la maggior parte anziani. Le operazioni di salvataggio sono ancora in corso, in quello che potrebbe essere il peggior disastro navale degli ultimi decenni in Cina. Finora sono 18 i morti confermati e 14 i sopravvissuti ma il bilancio è destinato ad aggravarsi.

La nave si è capovolta nella zona di Damazhou. Il capitano, sopravvissuto al naufragio e interrogato dalla polizia, ha riferito che l’imbarcazione è stata colpita da un ciclone. I media locali riportano il parere di alcuni meteorologi, secondo cui l’area sarebbe stata interessata da un temporale “improvviso e violento”.

La nave era partita dalla città di Nanchino, vicino a Shanghai, ed era diretta a Chongqing per un viaggio di undici giorni. L’area delle ricerche è stata estesa fino a 220 chilometri: tre corpi sono stati ritrovati a 50 chilometri dal luogo del naufragio e si pensa che molti altri siano stati trascinati via dalle correnti. I parenti esasperati si sono lamentati con le autorità per la mancanza di informazioni chiare sulla sorte dei loro cari.

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