“La violenza di genere non riguarda solo le relazioni interpersonali: coinvolge la politica, l’economia e tutta la società”, dice Marta Dillon, intervistata al festival di Internazionale a Ferrara. “Con il movimento Ni una menos sono stata protagonista di una rivoluzione che ha portato grandi cambiamenti”, aggiunge la giornalista argentina.

Marta Dillon è tra le fondatrici del collettivo femminista Ni una menos, nato in Argentina nel 2015 per protestare contro i femminicidi e la violenza sulle donne (secondo la corte suprema del paese, nel 2017 sono stati accertati 273 femminicidi). Il movimento si è poi diffuso anche in altri paesi dell’America Latina e in Europa.

In Italia è nato il movimento femminista Non una di meno. Il 24 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci sarà una manifestazione nazionale a Roma contro la violenza di genere e le politiche del governo.

Marta Dillon è una giornalista e sceneggiatrice argentina. Lavora per il quotidiano di Buenos Aires Página12 e dirige il supplemento Las12. Ha scritto Aparecida (Sudamericana 2015) e Corazones Cautivos. La vida en la cárcel de mujeres (Aguilar 2008). È autrice di programmi televisivi e documentari.

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