“Documentario o finzione? Vero o falso? Qui è tutto vero ed è tutto falso insieme”, dice Alessandro Comodin, regista di Gigi la legge. “Per raccontare una storia ma per far vivere allo spettatore un’esperienza unica raccontata solo con dei piccoli momenti ordinari”.

Il film segue il girovagare di Gigi (Pier Luigi Macchia), vigile in un paese delle campagne friulane, che cerca di far luce sul suicidio di una ragazza che si è gettata sotto un treno. È stato girato al confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto, uno strano mondo di provincia a sua volta in bilico tra realtà e fantasia.

Definita commedia documentaria, il film di Comodin, al suo terzo lungometraggio dopo L’estate di Giacomo (2011) e I tempi felici verranno presto (2016), ha vinto il Premio speciale della giuria al festival di Locarno e parte da Roma per un tour in alcune sale selezionate in tutta Italia.

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