L’Abruzzo, come anche altre aree interne italiane, è al centro di un sistema di accaparramento di terre che ha l’obiettivo di incassare gli aiuti europei per l’agricoltura: i terreni e i pascoli vengono comprati da aziende agricole di altre regioni senza un reale interesse nella produzione sul territorio, ma solo per poter accedere ai contributi dei titoli Pac.
Questo sistema, spiegato in uno studio del dipartimento di geografia e del laboratorio Cartolab dell’Università dell’Aquila, ha favorito l’arrivo anche di varie forme di criminalità organizzata, come confermano le interdittive antimafia della prefettura dell’Aquila nei confronti di alcune aziende agricole.
Il video di Cecilia Fasciani.
In Italia gli aiuti europei per il settore agricolo si ottengono con il sistema dei titoli previsto dalla riforma della Politica agricola comune (Pac) del 2003, che ha stabilito la separazione degli aiuti dalla produzione: il contributo che il singolo agricoltore riceve dall’organismo pagatore, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), è fissato dai diritti all’aiuto (cioè i titoli). Per ottenere il pagamento dell’importo bisogna abbinare a ciascun titolo un ettaro di terra. Diversamente da altri paesi europei, l’Italia adotta questo sistema considerando l’intero territorio nazionale come un’unica regione: un determinato diritto all’aiuto, a prescindere da dove è stato maturato, può essere collegato quindi a qualsiasi terreno o pascolo del paese.
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