Architetture criminali è un progetto fotografico che mostra come la criminalità influenzi non solo la vita delle persone ma anche il paesaggio in cui vivono.

La fotografa napoletana Adelaide Di Nunzio ha dedicato gli ultimi dieci anni a raccontare quattro regioni italiane - Campania, Calabria, Puglia e Sicilia - dove le azioni criminali, come la corruzione e l’abusivismo, hanno portato all’abbandono e alla confisca di edifici pubblici e privati.

“Non identifico il concetto di criminalità solo con la mafia, ma anche con l’incompiuto e l’abuso: è criminale tutto ciò che crea degrado e non adopera la cura del paesaggio e delle persone” afferma Di Nunzio, che durante questo lungo percorso ha collaborato con associazioni, attivisti e volontari impegnati nella rinascita delle strutture confiscate. Nel suo ritratto oscuro e drammatico del sud Italia la fotografa ha messo in relazione queste architetture degradate e abbandonate con i volti e le vite di chi è stato colpito duramente dalla criminalità.

Nel 2016 il progetto ha preso la forma di un libro che ora è possibile sostenere con un crowfunding.

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