Nel corso dei suoi settant’anni di carriera il fotografo statunitense Elliott Erwitt ha assistito ad alcuni dei momenti più importanti della storia contemporanea. Ha fotografato John F. Kennedy alla Casa Bianca, Fidel Castro a Cuba e Richard Nixon a Mosca. Ha ritratto star come Marilyn Monroe e Marlene Dietrich.

Nel 2018, all’età di novant’anni, Erwitt ha deciso di immergersi nel suo archivio alla scoperta di immagini mai pubblicate e dimenticate. Per quasi due anni ha visionato circa 600mila immagini, scattate dal 1947 al 2010. Centosettanta di queste foto sono state raccolte nel libro Fotografie ritrovate, non perse (Contrasto, 2021), da quelle scattate a 17 anni e sviluppate nel bagno di casa fino ai più recenti lavori realizzati in Scozia e a Cuba.

Dall’Europa del dopoguerra all’ex Unione Sovietica, dall’America Latina al Giappone, dagli Stati Uniti a Cuba: le immagini contengono alcuni dei soggetti ricorrenti nella produzione di Erwitt come i cani e i bambini. Non mancano foto scattate nel corso dei suoi celebri reportage di fotogiornalismo, ma anche immagini personali che ritraggono per esempio la sua prima moglie e la figlia Ellen.

“C’è sempre qualcosa da esaminare, da rivalutare, sempre qualcosa da vedere di nuovo, per la prima volta. A novant’anni il mio lavoro sembra diverso da come l’avevo mai visto prima”, dice Erwitt.

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