Tim Davis è un fotografo, un musicista, un poeta, scrive di fotografia e insegna al Bard college di New York. Nel 2017 ha mollato i progetti che aveva cominciato e si è diretto a ovest, a Los Angeles, per ritrovare il suo amore per la fotografia.
Per due anni è tornato più volte nella città californiana, stregato dal suo potere evocativo e dalla sua bellezza. Come racconta al British Journal of Photography, Davis avverte da subito l’istinto di cambiare approccio e decide di scattare in pellicola e facendo solo foto verticali. Vagando tra spiagge, colline, strade affollate e quartieri residenziali, il fotografo costruisce il paesaggio sociale di una grande città complessa e stratificata. Il suo lavoro è stato raccolto e pubblicato nel libro I’m looking through you (Aperture), che sarà presentato al pubblico durante The photo solstice, un festival di fotografia in Barbargia, dislocato tra Gavoi, Orani e Nuoro, dal 17 al 21 settembre.
Giunto alla terza edizione, il festival vuole ribadire ancora di più il legame tra la fotografia e il patrimonio culturale dei luoghi che lo ospitano. L’intento si esprime in particolare attraverso la Commissione Sardegna, una serie di lavori realizzati sul territorio da Marco Delogu, Guy Tillim, Pino Musi e Paolo Ventura, dal 2017 a oggi. Per i prossimi anni le commissioni sono state affidate a Olivo Barbieri e Tim Davis. Inoltre attraverso una call sono stati selezionati i partecipanti che prenderanno parte ai tre workshop tenuti da Delogu, Davis e Musi.
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