Fino al 10 aprile Palermo ospita Ucraina. La terra di confine, un festival ideato per comprendere meglio la storia dell’Ucraina, non solo alla luce del conflitto in corso ma anche ripercorrendo gli ultimi otto anni di tensioni politiche e militari che l’hanno attraversata.

La chiave di lettura scelta da Kateryna Filyuk e Olena Moskalenko, le organizzatrici, è quella dell’arte, le cui possibilità espressive consentono di recuperare la dimensione umana del paese, per suscitare interesse ed empatia. Tra gli eventi in programma, la mostra La guerra 2014-2020 (fino al 31 marzo) del fotografo ucraino Oleksandr Glyadelov, che racconta le battaglie tra separatisti e ed esercito nazionale nell’est del paese. Sono previste anche presentazioni di libri e proiezioni di film di registi ucraini.

Il 25 marzo ci sarà l’evento In prima linea, nato da un appello della piattaforma Izolyatsia, la casa editrice 89books e il Centro internazionale di fotografia di Palermo, per chiedere ai fotografi ucraini di inviare scatti che documentino la guerra di questi giorni.

Il festival si svolge in diversi luoghi della città, con il sostegno dell’ambasciata ucraina, il comune e l’università degli studi di Palermo.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it