Il gigantesco blackout dell’8 giugno, che ha oscurato i siti di alcuni dei principali mezzi d’informazione mondiali, è stato forse ancora più sconcertante perché il covid-19 ci aveva già allertato sulla possibilità che le cose che diamo per scontate spariscano all’improvviso. Chi o cosa era il responsabile? L’ansia iniziale è presto passata quando il problema è stato localizzato e risolto in meno di un’ora. Ma l’episodio suscita dubbi sul concentramento dell’infrastruttura di internet nelle mani di poche aziende.
Per i singoli utenti affidarsi a una manciata di grandi fornitori ha più senso che scegliere tra una gamma più ampia ed eterogenea. Ma per il settore nel suo complesso significa concentrare i rischi, al punto che un piccolo problema può portare a gravi interruzioni. Si parla tanto delle nuove infrastrutture chiave, ma la regolamentazione non è all’altezza. Il blackout dell’8 giugno ha evidenziato quanto dipendiamo da servizi che la maggior parte di noi non capisce né controlla, e che in molti casi ci espongono a nuovi rischi. Le consegne _ just-in-time_ fanno risparmiare denaro ai supermercati, ma gli scaffali possono svuotarsi rapidamente se all’improvviso la domanda cresce o la filiera produttiva s’interrompe. A maggio un attacco informatico ha bloccato il più grande oleodotto degli Stati Uniti, e a febbraio un hacker ha cercato di avvelenare le riserve idriche di una città della Florida.
Come la pandemia, questo incidente dovrebbe ricordarci quanto siamo vulnerabili e che dobbiamo prepararci anche agli scenari peggiori. Non dovremmo pensare solo a come evitare che i sistemi vadano in crisi, ma anche a come rimediare quando succede. Oltre a sviluppare piani adeguati contro i problemi, dovremmo assicurarci che siano messi in atto quando arriva il momento. Il rischio è che eventi di questo tipo possano invece renderci meno attenti, convincendoci che in qualche modo ce la caveremo sempre. Spesso ci riusciamo. Ma non possiamo darlo per scontato. ◆ ff
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Questo articolo è uscito sul numero 1413 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati