A Plymouth il 12 agosto un uomo di 23 anni, Jake Davison, ha ucciso a colpi di arma da fuoco cinque persone, tra cui la madre e una bambina di tre anni, prima di suicidarsi. La strage ha aperto un dibattito sulle esplosioni di violenza legate al cosiddetto movimento degli incel (sigla che sta per involuntary celibate , celibe involontario), in cui si riconoscono maschi eterosessuali che non riescono ad avere relazioni sessuali e sentimentali e sviluppano sentimenti di odio misogino, spesso invocando la violenza contro le donne. Jake Davison era uno di loro: nei suoi messaggi su YouTube aveva più volte fatto riferimento al movimento e di recente aveva postato dei video in cui accusava le donne di essere “arroganti” e “convinte di avere ogni diritto”. Prima della strage del 12 agosto diversi altri omicidi di massa, soprattutto negli Stati Uniti, erano stati ispirati dall’ideologia incel . “La follia omicida di Plymouth ha confermato che abbiamo a che fare con un nuovo tipo di terrorismo”, scrive il Guardian. “L’ideologia seguita da Davison fa parte di un tipo di estremismo difficile da definire, che si sviluppa, si propaga e si arma online. Una cosa, però, non è cambiata: le persone che si lasciano sedurre sono socialmente isolate, con ruoli marginali nella società e particolarmente vulnerabili”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1423 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati