Dopo le pressioni dell’Unione africana e della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, che hanno sospeso la Guinea, il colonnello Mamady Doumbouya – il leader golpista che il 5 settembre ha rovesciato il presidente Alpha Condé – ha organizzato una settimana d’incontri con gruppi della società civile per formare un governo di transizione. Nei giorni precedenti aveva scarcerato un’ottantina di oppositori di Condé. “Incrociamo le dita”, scrive Le Pays, del Burkina Faso. “Le esperienze in Ciad e Mali hanno lasciato molti sostenitori della democrazia a bocca asciutta”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1427 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati