Dal 17 al 19 settembre i russia andranno alle urne per eleggere la nuova duma , la camera bassa del parlamento di Mosca. Praticamente tutti i candidati di opposizione che avevano qualche possibilità di essere eletti sono stati esclusi dal voto, e l’Osce ha deciso di non inviare osservatori. La vittoria del partito al potere, Russia unita, è scontata. Ma il malcontento e la frustrazione verso le istituzioni sono in crescita, al punto che perfino l’agenzia stampa di stato Ria Novosti, pur certa che “i russi hanno completa fiducia nel presidente Putin”, scrive che nel paese “le ingiustizie sociali sono enormi” e i cittadini vogliono una “più equa distribuzione della ricchezza”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1427 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati