L’11 ottobre la Sveriges Riskbank ha assegnato il premio Nobel per l’economia a David Card, dell’università della California a Berkeley; Joshua Angrist, del Massachusetts institute of technology; e Guido Imbens, dell’università di Stanford. I tre economisti, scrive l’Economist, sono stati premiati per i risultati raggiunti con gli “esperimenti natutali”, studi empirici in cui i ricercatori non manipolano le variabili influenzate dalla natura o da altri fattori incontrollabili. Un esempio è lo studio fatto nel 1994 da Card e da Alan Krueger (morto nel 2019) sugli effetti del salario minimo sull’occupazione negli stati americani del New Jersey e della Pennsylvania.
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Questo articolo è uscito sul numero 1431 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati