Dalla metà di ottobre si sono riaccese le proteste contro la monarchia in Eswatini, l’ex Swaziland. Alla mobilitazione hanno partecipato gli studenti, i funzionari pubblici e i lavoratori dei trasporti. Almeno due persone sono rimaste uccise quando le forze di polizia l’hanno repressa con la violenza. Il 21 ottobre il governo ha vietato ogni forma di protesta. Alcuni giorni dopo il re ha proposto di aprire un “dialogo nazionale”, ma i manifestanti non sono disposti ad accettarlo, scrive il sito sudafricano News24.
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Questo articolo è uscito sul numero 1433 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati