“Alle elezioni per la camera bassa di fine ottobre, la sorpresa più grande è stato il risultato del partito populista conservatore Ishin no kai (Partito per l’innovazione del Giappone), passato da 11 a 41 seggi”, scrive Asia Times. “È diventato la terza forza politica alla camera bassa, quella con più poteri, dopo il Partito liberaldemocratico (Pld, conservatore, al governo) e il Partito democratico constituzionale, che guida l’opposizione. L’Ishin no kai si pone come un’alternativa ai partiti tradizionali, ma sulle questioni principali sembra allineato con il Pld. Anzi, è molto più radicale sulle dispute territoriali con Cina, Corea del Sud e Russia, è favorevole all’aumento della spesa militare e sembra deciso a risollevare la questione della riforma della costituzione pacifista”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 39. Compra questo numero | Abbonati