L’Alta corte di giustizia di Londra ha accolto il ricorso degli Stati Uniti contro la sentenza che a gennaio aveva negato l’estradizione di Julian Assange ( nella foto ). Questo non vuol dire però che il fondatore di Wikileaks sarà consegnato a Washington: la decisione spetta al tribunale di Westminster. Intanto, il 12 dicembre si è saputo che a ottobre Assange era stato colpito da un ictus in carcere. “Nonostante il nostro speciale rapporto con gli Stati Uniti”, commenta lo Spectator, “non ci sono motivi per consentire l’estradizione”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1440 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati