Chimica Un gruppo di ricercatori ha ideato una tecnica che permette di eliminare più facilmente un tipo di pfas, una classe di sostanze chimiche persistenti, usando l’idrossido di sodio. Le pfas sono presenti in molti materiali. Sono usate, per esempio, come rivestimento delle padelle, in alcuni cosmetici, per impermeabilizzare i tessuti e per creare superfici resistenti alle fiamme o antimacchia. In natura però non si degradano facilmente: bruciarle è possibile solo con inceneritori ad altissime temperature. Quindi le pfas tendono ad accumularsi nell’ambiente, contaminando l’acqua ed entrando nella catena alimentare. Trovare dei modi per smaltirle sarebbe importante, scrive Science. Nella foto: Ahmedabad, India, 11 ottobre 2018 (le schiume antincendio contengono pfas)
Incendi Almeno 43 persone sono morte negli incendi che si sono sviluppati nel nordest dell’Algeria. Diecimila ettari di vegetazione sono andati in fumo. ◆ La regione di Rjazan, in Russia, ha proclamato lo stato d’emergenza a causa di roghi che hanno distrutto ottomila ettari di foresta. ◆ Gli incendi hanno incenerito diecimila ettari di vegetazione nel delta del Paraná, in Argentina.
◆ Secondo uno studio di Global forest watch, basato sui dati satellitari, la superficie forestale distrutta dagli incendi nel mondo è raddoppiata rispetto a vent’anni fa.
Alluvioni Almeno venti persone, tra cui nove bambini, sono morte nelle alluvioni causate dalle forti piogge che hanno colpito la provincia di Lowgar, nell’est dell’Afghanistan. Tremila case sono state distrutte. ◆ Sedici persone hanno perso la vita negli allagamenti nella provincia del Qinghai, in Cina. ◆ Le frane e le alluvioni causate dalle forti piogge monsoniche hanno ucciso quindici persone nel nord dell’India.
Siccità Almeno ventidue milioni di persone soffriranno la fame entro la fine di settembre a causa della siccità che ha colpito il corno d’Africa. L’allarme è stato lanciato dal Programma alimentare mondiale.
Rinoceronti Il bracconaggio dei rinoceronti è in calo negli ultimi anni, ma rimane una minaccia per la sopravvivenza della specie. Lo rivela un rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura.
Pesci Le autorità tedesche e polacche hanno affermato che la morte di più di cento tonnellate di pesci nel fiume Oder, al confine tra i due paesi, potrebbe essere stata causata da un’alga tossica, la Prymnesium parvum. La proliferazione dell’alga sarebbe stata favorita dalla salinità anomala delle acque del fiume, probabilmente dovuta a fattori industriali o ambientali (basso livello del fiume e alte temperature).
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Questo articolo è uscito sul numero 1475 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati