Il fotografo francese Mathias de Lattre ha cominciato a interessarsi alle sostanze psichedeliche una decina d’anni fa. Voleva approfondire le sue conoscenze sui funghi allucinogeni, ed esplorare l’uso che se ne faceva in passato. Così ha studiato la storia e l’etnobotanica dei funghi.
Nel frattempo sua madre Corinne era sprofondata negli abissi della depressione. La donna aveva preso per anni dei medicinali che l’aiutassero a gestire il suo disturbo bipolare, ma lentamente la sua vita era peggiorata: i farmaci le causavano confusione invece di stabilizzarle l’umore e gli effetti collaterali aggravavano la situazione indebolendo le ossa, il sistema immunitario, e danneggiando la sua memoria.
Dato che non voleva più assistere senza fare niente al peggiorare della madre, De Lattre ha cercato aiuto nelle ricerche che stava svolgendo sui fughi e le ha ampliate: è andato in Perù, in un centro che tratta vari disturbi mentali e dipendenze attraverso l’uso di piante psicotrope locali, ed è venuto a conoscenza degli studi svolti in Europa sull’uso della psilocibina – un composto chimico presente nei funghi allucinogeni – per il trattamento sperimentale delle dipendenze e della depressione.
Dopo aver consultato i ricercatori dell’Imperial college di Londra, sentito i pareri dei medici della clinica psichiatrica dell’università di Zurigo e seguito i suggerimenti di uno psicoterapeuta di San Francisco, De Lattre ha portato la madre da una psichiatra-psicoterapeuta esperta nel trattamento con i funghi allucinogeni di alcuni disturbi psichici, che ha accettato di esaminare il caso di Corinne. Dopo due difficili anni di disintossicazione dai farmaci e alcuni tentativi non andati a buon fine, sono arrivati i primi risultati incoraggianti. Da allora Corinne segue una terapia con microdosaggi settimanali ed è in costante miglioramento.
De Lattre ha documentato questo percorso nel libro Mother’s theraphy, pubblicato dalla casa editrice indipendente The Eriskay Connection. Secondo i ricercatori è presto per dire che questo tipo di terapie possa funzionare per ogni paziente. Mancano ancora studi esaustivi, ma Mother’s therapy è la testimonianza di un’esperienza personale piena di tenacia e speranza. ◆
Mathias de Lattre è nato nel 1990 e vive e lavora a Parigi.
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Questo articolo è uscito sul numero 1475 di Internazionale, a pagina 70. Compra questo numero | Abbonati