A Lützerath è cominciato il conto alla rovescia: nei prossimi giorni la polizia dovrebbe cominciare lo sgombero degli ambientalisti che da due anni occupano il villaggio nel Nordreno-Westfalia, minacciato dall’espansione di una miniera di carbone a cielo aperto. Gli attivisti sperano di ripetere il successo ottenuto nella foresta di Hambach: nel 2018 gli agenti erano riusciti a mettere fine a un’occupazione durata sei anni, ma la vicenda aveva attirato l’attenzione di tutto il paese e poco dopo la foresta era stata dichiarata zona protetta. A dicembre il governo tedesco ha concluso un accordo con lo stato del Nordreno-Westfalia e l’azienda elettrica Rwe per anticipare al 2030 l’abbandono del carbone e salvare diversi paesi, ma tra questi non c’è Lützerath: nonostante l’impegno del ministro dell’economia Robert Habeck (Verdi) ad accelerare la transizione energetica, il calo delle importazioni di gas dalla Russia significa che il carbone continuerà ad avere un ruolo essenziale nei prossimi anni. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1493 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati