“Quest’anno l’economia romena dovrebbe superare quelle dei paesi vicini, alle prese con la stagnazione”, e si appresta a diventare la seconda economia dell’Europa orientale, scrive la Reuters. Al risultato contribuiranno i fondi dell’Unione europea, ma soprattutto l’aumento degli investimenti stranieri, favorito in particolare dalla fuga di capitali dalla Russia e dall’Ucraina. Il Fondo monetario internazionale prevede che nel 2023 il pil della Romania crescerà del 3,1 per cento, mentre la Commissione europea si ferma all’1,8 per cento. In ogni caso il paese farà meglio della Polonia, che crescerà solo dello 0,7 per cento, e dell’Ungheria, in grande difficoltà a causa dell’inflazione galoppante.
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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati