“Con la decisione del governo di ritirare la discussa legge sulle ong, la Georgia ha evitato nuovi scontri, ma la tensione resta alta e c’è ancora scetticismo sull’impegno europeista del partito al potere”. Così Eurasianet commenta la marcia indietro del partito Sogno georgiano sulla misura che avrebbe obbligato le ong finanziate dall’estero a registrarsi come agenti stranieri. “Abbiamo assistito solo a una ritirata strategica: il governo proverà di nuovo a sabotare il futuro europeo del paese”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati