Quando la Russia nel febbraio 2022 invase l’Ucraina, l’élite dei propagandisti russi voleva bere champagne in diretta tv per festeggiare. Margarita Simonjan, direttrice dell’agenzia Rt, disse di provare ‘un soverchiante senso di euforia: ho aspettato questo momento per otto anni. E finalmente è arrivato. Questa è vera felicità’. Con la guerra entrata nel suo secondo anno, quell’euforia è stata sostituita da un sentimento di paura”, scrive sul sito del Center for european policy analysis (Cepa) la giornalista Julia Davis, fondatrice del progetto Russian media monitor.
“A novembre, nel programma di Vladimir Solovëv, Simonjan ha detto: ‘Se perdiamo la guerra il tribunale dell’Aja verrà a cercare anche l’ultimo degli spazzini del Cremlino’. Negli stessi giorni Olga Skabeeva, conduttrice del programma ‘60 minuti’, ha detto che la vittoria è l’unico modo per ‘evitare l’Aja, le accuse internazionali e per non dover pagare riparazioni di guerra’. In effetti i propagandisti del Cremlino hanno diverse regioni per preoccuparsi. Hanno avuto un ruolo chiave nell’incoraggiare e poi normalizzare i massacri russi. Gli esempi del loro linguaggio si vedono ogni sera”. Nel suo programma Solovëv ha fatto il seguente paragone: “È come quando il veterinario fa la sverminazione di un gatto. Per il dottore è un’operazione speciale, per i vermi è una guerra, e per il gatto è pulizia”.
A ottobre Anton Krasovskij, conduttore di Rt, “ha suggerito di affogare i bambini e bruciare le case degli ucraini, e ha affermato che le anziane ucraine pagherebbero per farsi stuprare dai soldati russi”. Pochi mesi prima, nella trasmissione “60 minuti”, il deputato Aleksej Žuravlëv aveva calcolato quanti ucraini andavano rieducati e quanti massacrati: “Il 5 per cento degli ucraini è incurabile. Due milioni di persone che, se non lasciano il paese, vanno denazificate, cioè distrutte”. Un obiettivo, avevano spiegato Žuravlëv e Skabeeva, “che si raggiunge sparando e tagliando teste”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1504 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati