Foto di Chandan Khanna, Afp/Getty

Circa mezzo milione di nordcoreane fuggite in Cina, alcune di dodici anni, sono a rischio sfruttamento sessuale. Lo denuncia un rapporto della fondazione non profit Global rights compliance, con sede all’Aja, riportato dall’emittente tedesca Deutsche Welle. I dati raccolti da alcune organizzazioni che si occupano di profughi nordcoreani, come il Database center for North Korean human rights o il Transitional justice working group, indicano che almeno l’80 per cento delle donne finisce nelle reti dello sfruttamento sessuale, facendo guadagnare ai trafficanti cinesi e nordcoreani cento milioni di euro l’anno. Nella foto: donne nordcoreane a Shenyang, in Cina, il 7 gennaio 2018.

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Questo articolo è uscito sul numero 1505 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati