Dall’inizio di ottobre nel paese centroamericano ci sono proteste e blocchi stradali per chiedere le dimissioni della procuratrice generale Consuelo Porras Argueta. Secondo il futuro presidente Bernardo Arévalo, che dovrebbe insediarsi a gennaio, la procuratrice guida “un piano golpista” per impedirgli di nominare il suo governo, ricorrendo a vari cavilli giuridici. Alle manifestazioni partecipano popoli nativi, studenti universitari, organizzazioni sociali e di commercianti, uniti dalla volontà di chiedere che sia rispettato il risultato delle urne. “Il 9 ottobre il presidente conservatore Alejandro Giammattei si è rivolto per la prima volta alla popolazione condannando la violenza e gli atti di vandalismo”, scrive l’agenzia di stampaEfe.
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Questo articolo è uscito sul numero 1533 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati