In tutto il sudest asiatico proliferano le attività legate al gioco d’azzardo, che sono diventate i pilastri di un grande sistema clandestino per riciclare miliardi di dollari di denaro sporco. Lo rivela una ricerca dell’Ufficio dell’Onu sulla droga e il crimine (Unodc), che ha condiviso alcuni risultati con il centro di giornalismo investigativo ProPublica. In Cambogia, Laos, Filippine e Birmania – dove i controlli non sono molto severi – si contano più di 340 casinò (e una quantità ancora maggiore di siti di scommesse). Molti hanno subìto l’infiltrazione dei gruppi criminali, che sempre più spesso trafficano in criptovalute e organizzano truffe informatiche.
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Questo articolo è uscito sul numero 1533 di Internazionale, a pagina 42. Compra questo numero | Abbonati