◆ Con una superficie di quattromila metri quadrati e uno spessore di quattrocento metri, l’iceberg A23a è attualmente il più grande del mondo. Nel 1986, quando si staccò dalla piattaforma di ghiaccio Filchner, sulla costa dell’Antartide, ospitava una base di ricerca sovietica che era stata evacuata d’urgenza. Ma l’iceberg si arenò subito nel mare di Weddell, dov’è rimasto immobile per più di trent’anni. Gli scienziati però sapevano che era solo questione di tempo: sciogliendosi, il ghiaccio avrebbe perso gradualmente spessore, finché la parte inferiore dell’iceberg si sarebbe sollevata abbastanza da staccarsi dal fondale. Nel 2020 erano stati osservati i primi movimenti, ma le temperature da record registrate negli ultimi mesi nelle acque dell’Antartide potrebbero aver accelerato il processo.
Come quasi tutti gli iceberg provenienti dal mare di Weddell, A23a dovrebbe essere catturato dalla corrente circumpolare antartica e seguire il cosiddetto vicolo degli iceberg, verso la Georgia australe. Se si fermerà sulle coste dell’isola, l’iceberg gigante potrebbe diventare una minaccia per la fauna locale, bloccando i percorsi che le foche e i pinguini usano per raggiungere il mare aperto e nutrirsi. Altrimenti continuerà verso l’Atlantico meridionale, dove a causa delle sue dimensioni potrebbe andare alla deriva per molti mesi prima di sciogliersi. – Bbc
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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 113. Compra questo numero | Abbonati