Tempeste Una tempesta con venti fino a 140 chilometri orari e onde alte diversi metri ha provocato almeno 18 vittime e gravi danni in Ucraina, in Moldova e nel sud della Russia, dove quasi due milioni di persone sono rimaste senza elettricità.
Inquinamento Negli Stati Uniti l’inquinamento delle centrali elettriche a carbone (nella foto quella di Adamsville, in Alabama) ha avuto conseguenze sanitarie molto più gravi di quanto si pensasse. Secondo una ricerca pubblicata su Science, è possibile attribuire alle polveri sottili (pm2.5) emesse dalle centrali la morte prematura di oltre 460mila persone con più di 65 anni di età nel periodo tra il 1999 e il 2020. La maggior parte dei decessi è avvenuta prima del 2007, quando sono state registrate in media 43mila morti premature all’anno. In seguito molte centrali a carbone sono state chiuse e le altre hanno dovuto dotarsi di filtri per rispettare le nuove norme sulle emissioni di particolato, e il miglioramento della qualità dell’aria ha portato a un rapido calo della mortalità.
Alluvioni Il bilancio delle inondazioni causate dalle piogge torrenziali in Kenya è salito ad almeno 120 morti e quasi novantamila sfollati.
Terremoti Un sisma di magnitudo 6,5 ha colpito la costa settentrionale della Nuova Guinea. Altre scosse sono state registrate alle isole Fiji e nel sudest della Turchia.
Ratti Alcuni centri abitati della costa nordorientale dell’Australia sono stati invasi da decine di migliaia di ratti provenienti dalle regioni dell’interno, dove i roditori si sono moltiplicati a causa dell’abbondanza di cibo dovuta alle intense piogge dei mesi precedenti.
Dengue L’epidemia di dengue in corso in Perù ha infettato più di 270mila persone e provocato 445 morti dall’inizio del 2023, il bilancio più grave degli ultimi quarant’anni. La maggior parte dei decessi è stata registrata in due regioni della costa settentrionale duramente colpite dalle inondazioni dovute al ciclone Yaku, che hanno favorito la diffusione di altre malattie come la diarrea e la leptospirosi.
Uccelli Più di duecento fenicotteri di James (nella foto) sono morti di influenza aviaria H5n1 nella provincia di Camarca, nel nordovest dell’Argentina.
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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati