Frances Glessner Lee (1878-1962) è stata un’ereditiera milionaria di Chicago, negli Stati Uniti, diventata una scienziata e pioniera della scienza forense. Fece i suoi studi a casa insieme al fratello. Avrebbe voluto frequentare l’università di Harvard, ma non fu ammessa perché era una donna. Cominciò a interessarsi alle investigazioni criminali grazie a un compagno di studi del fratello diventato in seguito professore di patologia, che convinse Lee a finanziare il primo dipartimento universitario di medicina legale a Harvard.

Frances Glessner Lee (1878-1962) (Glessner House)

Ispirata dalla sua passione per le indagini e grazie alle conversazioni con professionisti del settore, all’età di sessant’anni Lee creò diciannove diorami (mdellini in scala) di scene del crimine, che chiamò Nutshell studies of unexplained ­death (Brevi studi di morti non spiegate), per il dipartimento di medicina legale di Harvard. I suoi modellini contribuirono a fornire agli investigatori gli strumenti per esercitarsi ad analizzare le scene del crimine e sviluppare schemi di ricerca e metodi di indagine più efficaci. Ogni modellino, in scala 1:12, è stato fatto a mano da Lee ed è legato a un caso reale dell’epoca, che la criminologa ricostruì studiando i rapporti della polizia e gli atti giudiziari. I diorami mostrano la scena del crimine nel modo in cui fu trovata da familiari, conoscenti o dalla polizia, mentre gli arredi delle stanze sono stati realizzati da Lee, affidandosi alla sua immaginazione e al suo gusto personale.

Le foto ai diorami realizzati da Lee sono state scattate da Lorie Shaull nel 2017. Oggi i diorami sono conservati nell’ufficio di medicina legale di Baltimora, nel Maryland. Alcuni sono usati ancora oggi a scopo didattico. ◆

Diorama della camera rossa. Il corpo di Marie Jones, una prostituta, è stato scoperto dalla sua padrona di casa, Shirley Flanagan. La mattina del 29 giugno 1944 la signora Flanagan è passata davanti alla porta aperta della stanza di Jones e ha gridato: “Ciao!”. Non ricevendo risposta, è entrata e ha trovato la scena rappresentata nel modellino. Poi ha chiamato la polizia. Jim Green, fidanzato di Jones, era stato lì il pomeriggio del giorno prima, ma la signora Flanagan non sapeva quando se n’era andato. Il signor Green ha detto alla polizia di aver incontrato Jones per strada il pomeriggio del 28 giugno e di aver camminato con lei fino a un negozio vicino, dove ha comprato due bottiglie di whisky. Poi sono andati nella sua stanza a bere e a fumare. Jones era seduta sulla poltrona ed era molto ubriaca. All’improvviso ha afferrato il coltello a serramanico che lui aveva usato per tagliare lo spago del pacco dove c’erano le bottiglie. Poi è corsa nel ripostiglio e ha chiuso la porta. Quando Green l’ha aperta ha trovato la donna a terra, come nel diorama. Subito dopo è uscito di casa. (Tutte le foto a colori: Lorie Shaull, wikimedia • CC BY-SA 4.0)
Diorama del fienile. Eben Wallace, un contadino, è stato trovato morto dalla moglie che, interrogata dalla polizia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il signor Wallace era una persona difficile. Quando le cose non procedevano come voleva, andava nella stalla minacciando il suicidio. Saliva su un secchio e si metteva un cappio al collo”. Ma lei riusciva sempre a dissuaderlo.
Diorama della camera senza carta da parati. Una donna è stata trovata morta in una pensione. Bessie Collins, la proprietaria del posto, ha dichiarato che il 2 giugno 1949 la defunta aveva preso la stanza fino al lunedì insieme a un uomo. Lunedì mattina l’uomo è uscito presto, ha pagato la stanza fino alle 18, e ha chiesto di non disturbare la moglie.
Diorama del soggiorno. Ruby Davis, una casalinga, è stata trovata morta sulle scale dal marito, Reginald Davis. Il signor Davis ha detto alla polizia che il 21 maggio 1941 avevano passato una serata tranquilla a casa. La moglie era andata a letto prima di lui. Quando il giorno dopo Davis si è svegliato, poco prima delle cinque, ha visto che la moglie non era in camera. Dopo aver aspettato un po’, si è alzato per vedere dove fosse e ha trovato il suo cadavere sulle scale. L’uomo ha subito chiamato il medico di famiglia che, al suo arrivo, ha avvisato la polizia. Il modellino mostra i locali poco prima dell’arrivo del medico.
Diorama del bagno rosa. Rose Fishman, una vedova, è stata trovata morta da Samuel Weiss, il custode del palazzo. Il signor Weiss ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Alcuni inquilini si erano lamentati del cattivo odore. Così il 30 marzo, visto che la signora Fishman non rispondeva, nessuno l’aveva vista di recente e la sua cassetta postale era piena, sono entrato nella sua casa. L’odore era molto forte e la porta del bagno era chiusa. Poi ho preso la scala antincendio per entrare in bagno attraverso la finestra”. Il diorama mostra la scena trovata dal signor Weiss.
Diorama del salone della canonica. Dorothy Dennison, una studente di liceo, è stata trovata morta dopo la denuncia di scomparsa da parte della madre, la signora James Dennison. La signora Dennison ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il 19 agosto 1946, verso le undici del mattino, Dorothy era uscita per comprare della carne per cena. Non aveva molti soldi nella borsa”. Non vedendola tornare, la madre aveva telefonato a una vicina che aveva visto la ragazza camminare verso il mercato. Al mercato dissero che Dorothy era stata lì prima di mezzogiorno. Il 21 agosto la polizia ha perlustrato gli edifici abbandonati della zona. Solo il 23 agosto è entrata nella canonica e ha trovato i locali come rappresentati nel modello.
Diorama del bagno scuro. Maggie Wilson è stata trovata morta da Lizzie Miller. La signora Miller ha fornito le seguenti informazioni: Miller si trovava nella stessa casa di Maggie Wilson ma non la conosceva bene. Pensava che Maggie fosse soggetta ad attacchi (convulsioni). Un paio di amici maschi andavano a trovare Maggie abbastanza regolarmente. Una domenica sera nel novembre del 1896, gli uomini erano lì e si beveva molto. Poco dopo che se ne sono andati, Miller ha sentito l’acqua che scorreva nel bagno. Aprendo la porta ha trovato la scena come mostrata nel modello.
Diorama della cucina. Barbara Barnes, una casalinga, è stata trovata morta dalla polizia, chiamata dal marito della vittima, Fred Barnes. L’uomo ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Verso le 16 di martedì 11 aprile 1944 sono andato in centro a fare una commissione. Sono tornato un’ora e mezza dopo e ho trovato la porta esterna della cucina chiusa a chiave. Ho chiamato, ma nessuno ha risposto. Anche la porta d’ingresso era chiusa a chiave. Ho guardato dalla finestra della cucina e ho visto il corpo di mia moglie sul pavimento. Ho chiamato subito la polizia”.
Diorama del trilocale. Robert Judson, caposquadra in una fabbrica di scarpe, la moglie Kate e la loro figlia, Linda Mae, sono stati trovati morti dal loro vicino, Paul Abbott. Il signor Abbott ha dichiarato che lui e Judson andavano insieme al lavoro, alternandosi alla guida. La mattina del 1 novembre 1937 era il turno di Abbott. Verso le 7.35 ha suonato il clacson per chiamare il collega, ma Judson non si è presentato. Abbott è andato alla fabbrica senza di lui, credendo che sarebbe arrivato più tardi. Anche Sarah Abbott, moglie di Paul, ha dichiarato che alle 8.15, non vedendo segni di attività a casa Judson, ha provato ad aprire la loro porta d’ingresso, ma era chiusa a chiave. Ha chiamato, senza ottenere risposta. Poi è andata nella veranda della cucina, ma anche quella porta era chiusa. Guardando attraverso il vetro, ha visto una pistola e del sangue. È corsa a casa e ha avvisato la polizia.
Diorama della camera blu. Charles Logan, impiegato in una fabbrica di scatole, è stato trovato morto dalla moglie Carolyn. La signora Logan ha dichiarato che il 2 novembre 1943 era sola in casa. Charles era tornato verso mezzanotte, aveva bevuto ed era nervoso. Hanno litigato, ma alla fine era riuscita a convincerlo ad andare di sopra a dormire. Lei aveva aspettato di sotto, prima di raggiungerlo a letto. Dopo circa mezz’ora ha sentito dei rumori e poco dopo uno sparo. È corsa di sopra e ha trovato la scena rappresentata nel modellino.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1543 di Internazionale, a pagina 64. Compra questo numero | Abbonati