La zoppicante commedia romantica Tutti tranne te ha diversi punti a favore: le stelle in ascesa Sydney Sweeney e Glen Powell, una lussuosa ambientazione australiana e più sorrisi smaglianti e addominali scolpiti di un numero di Sport Illustrated dedicato ai costumi da bagno. La trama ruota intorno a un meccanismo classico: i nemici giurati Bea (Sweeney) e Ben (Powell), invitati a un matrimonio, fingono di essere innamorati in modo che famiglie e amici smettano di provare a convincerli che sono fatti l’una per l’altro. È una larghissima rielaborazione di Troppo rumore per nulla, presumibilmente il primo adattamento shakespeariano in cui un cane fa yoga e di sicuro il primo in cui un uomo fa una serenata a un koala. In ogni caso il film, diretto da Will Gluck, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Ilana Wolpert, è assemblato in modo così goffo che la nostra attenzione si allontana dai protagonisti per essere catturata dai sontuosi buffet sullo sfondo.
Amy Nicholson, The New York Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1547 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati