L’austera zitella Edith (Olivia Colman) e la sua chiassosa vicina Rose (Jessie Buckley) entrano in conflitto su una serie di misteriose lettere, piene di oscenità, che cominciano a circolare nel villaggio britannico di Littlehampton, nel 1920. Ispirato a una storia vera, il film volge alla farsa e dietro un mistero leggero nasconde un’innegabile verità: quanto erano fastidiosi gli uomini di Littlehampton (e, per estensione, tutti gli uomini) nel 192o, intontiti dalla loro misoginia. Tutto è elevato dalla complessità di Colman e Buckley, spesso la cosa migliore di ogni film in cui recitano.
Alissa Wilkinson, The New York Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati