◆ Entro il 2050 gli eventi estremi provocati dal cambiamento climatico, come alluvioni, innalzamento del livello del mare, uragani, ondate di caldo e siccità, potrebbero colpire circa 143 milioni di persone nel sud del mondo. Molte potrebbero essere costrette a lasciare le proprie case e a trasferirsi in città o all’estero. Uno studio pubblicato su npj climate action cerca di collegare la tendenza all’emigrazione e alla mobilità con altri tipi di pressione. Un gruppo di ricercatori provenienti da Arabia Saudita, Stati Uniti, Giappone e Bangladesh ha considerato l’impatto del cambiamento climatico in diverse aree del mondo. In Asia meridionale, per esempio, la mancanza di risorse idriche si aggiunge alle disuguaglianze economiche e sociali, costringendo intere famiglie a emigrare. Inoltre le alluvioni causate dal cambiamento climatico aumentano il rischio della diffusione di malattie come la febbre dengue, la malaria e il colera. Le alluvioni dipendono anche dalla pianificazione urbana inadeguata, che favorisce gli allagamenti dopo le piogge torrenziali. Nell’area del delta dei fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna, in Bangladesh, l’innalzamento del livello del mare provoca l’aumento della salinità dei terreni agricoli, riducendone la produttività. Anche altre regioni sono colpite, in particolare in Africa e in America Latina. Secondo gli autori è quindi necessario il sostegno dei paesi ricchi per sviluppare risposte adeguate.
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Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati