◆ All’estremità meridionale del Sudamerica una successione di piane di marea, banchi di sabbia e spiagge offre rifugio agli uccelli migratori e ad altre specie acquatiche. La riserva della Costa atlántica si estende per 220 chilometri lungo la costa orientale della Terra del fuoco. La riserva è stata istituita nel 1998 ed è il sito più meridionale della lista Ramsar delle zone umide e della Rete di riserve per gli uccelli costieri dell’emisfero occidentale (Whsrn).

Gli habitat lungo la costa sostengono circa 135 specie di uccelli, e le ricche acque costiere nutrono crostacei, molluschi, pesci e cetacei. Nell’interno il panorama della Costa atlántica, che si estende a ovest fino al Cile, è coperto di arbusti e praterie adattate alle condizioni semiaride della steppa fuegiana.

La topografia è stata modellata dai ghiacciai che hanno coperto la regione tra la metà del pleistocene, un milione di anni fa, e l’ultimo massimo glaciale, ventimila anni fa. La baia di San Sebastián si è formata in una depressione tettonica approfondita dall’erosione glaciale.

Parzialmente racchiusa da una lunga penisola sabbiosa, la baia attira grandi quantità di uccelli migratori, molti dei quali compiono spostamenti stagionali tra l’emisfero settentrionale e quello meridionale. Grandi popolazioni di pittima dell’Hudson, gambecchio di Bonaparte e altre specie si concentrano nelle zone intertidali (la fascia compresa tra l’estensione dell’alta e della bassa marea). Questa parte della riserva è però vulnerabile agli effetti dell’estrazione di petrolio e gas sulla terraferma e in mare.–Nasa

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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati