September 5 racconta il giorno del 1972 in cui le olimpiadi di Monaco si trasformarono in qualcos’altro. Poco prima dell’alba, mentre molti atleti ancora dormivano nel villaggio olimpico, un commando della milizia palestinese Settembre nero prese in ostaggio undici componenti della squadra olimpica israeliana. Ma il film non parla più di tanto di ostaggi, terrorismo e Medio Oriente. È una storia sugli uomini e le donne della rete tv Abc sport che erano a Monaco per seguire le gare olimpiche e si trovarono a coprire una notizia di una gravità eccezionale in diretta televisiva mondiale. Come Peter Jennings (Benjamin Walker), uno dei fondatori del primo ufficio della Abc per il Medio Oriente che probabilmente pensava alle olimpiadi come una specie di vacanza. Jennings e altri nomi importanti del giornalismo statunitense aleggiano su un film di qualità che in realtà punta l’obiettivo dietro le quinte della diretta televisiva, tra intuizioni tecniche e scontri sull’etica giornalistica. Il regista Tim Fehlbaum, che ha scritto la sceneggiatura con Moritz Binder, adotta un ritmo incalzante che non rallenta mai.
Manohla Dargis, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1601 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati