Lo scioglimento del parlamento è una cattiva notizia per una lunga serie di motivi. Il più importante è che la possibile vittoria dell’ex premier Benjamin Netanyahu (sotto processo per corruzione) comporterebbe il ritorno della sua battaglia contro la giustizia e l’intero sistema democratico dello stato. E comunque la quinta tornata elettorale in meno di quattro anni causerà di nuovo un immenso subbuglio in tutto il sistema amministrativo d’Israele.
Un’altra brutta notizia è che il governo uscente era stato formato intorno all’audace tentativo di unire partiti di destra, centro e sinistra per rimuovere Netanyahu dall’incarico di primo ministro e mettere fine alla paralisi politica che la sua situazione legale aveva imposto al sistema. Il progetto comprendeva l’importante esperimento di portare un partito arabo, la Lista araba unita, nella coalizione di governo. Se anche questo esperimento sarà considerato un fallimento, ogni futura cooperazione tra ebrei e arabi per includere gli arabi ai vertici dello stato sarà vista con pessimismo.
Per quanto riguarda la strategia regionale, questo governo non ha cambiato molto rispetto all’epoca di Netanyahu. Con i palestinesi ha scelto, saggiamente, di andarci piano. Dopo il conflitto nella Striscia di Gaza del maggio 2021, quest’anno è stato relativamente tranquillo. In Cisgiordania c’è stata un’ondata di terrore, ma sembra essersi placata senza trascinare Israele in una grande operazione militare. L’impresa coloniale non ha visto cambiamenti significativi. Non c’è garanzia che questa relativa stabilità sarà mantenuta nel periodo tra la caduta del governo e la nascita del prossimo. Yair Lapid, che guiderà l’esecutivo fino al voto, potrebbe trovarsi invischiato in problemi legati alla sicurezza che non ha previsto e per i quali non è preparato. È anche possibile che qualcuno scelga questo momento per mettere alla prova la resilienza di una società israeliana divisa e litigiosa. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1466 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati