
Finalmente, dopo oltre quarant’anni di carriera, arriva questo elegante libro cartonato in grande formato: l’artbook di Igort, che raccoglie tante illustrazioni e copertine realizzate negli anni per le testate internazionali più disparate così come per romanzi, fumetti, dischi o illustrazioni per manifestazioni culturali. Il libro è stampato su carta avorio, una carta preziosa e un po’ antica, perfetta non solo per il tipo di colori e atmosfere ricercate da Igort, che raggiungono così un effetto pastello, ma anche perché nelle parole dell’autore per tutto il volume ricorre una parola: carta. È il filo conduttore dall’inizio alla fine. Al tempo stesso Igort dichiara il suo amore per l’ibridazione tra tecniche coloristiche artigianali e “campiture” perfette realizzate con tecnica digitale. Quelle tradizionali sono piene di sfumature, intense, a volte anche selvagge, quelle digitali più fredde, ma di grande eleganza, sontuose. Ecco riassunta la sua arte, che possiamo definire all’insegna dell’ibridazione degli opposti, comprese le narrazioni e le loro tematiche, come forse nessun altro nel panorama del fumetto internazionale. Seguendolo fino alla fine, si viaggia sempre su una sottile linea di confine situata tra oriente e occidente, (post)modernità e mondo arcaico, freddezza e calore, arte e gioco, espressionismo e impressionismo (reinventati), e si osserva da vicino
uno dei percorsi più appassionanti del fumetto contemporaneo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1413 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati