Bompiani ripropone un classico per bambini, molto amato, di Florence Parry Heide. Leggendo oggi questo delizioso e raffinato albo ci immergiamo in una storia solo apparentemente strampalata. Infatti c’è molto di filosofico nella storia di Parry Heide, illustrata magistralmente da Edward Gorey. È la storia di Tricorno, che si accorge che si sta restringendo. I bambini di solito crescono e le prospettive cambiano. Invece Tricorno compie un cammino contrario: non solo smette di crescere, ma si restringe. La storia potrebbe trasformarsi in una tragedia. Madre e padre disperati, mondo sottosopra. Invece l’autrice sceglie un registro ironico, sferzante come un’invettiva. E la colpa ricade su un mondo adulto, indifferente all’infanzia, che vuole avere il controllo sulle creature. Tricorno tenta di comunicare con gli adulti, ma viene sistematicamente ignorato dal padre, dalla madre, dalla maestra. Quasi nessuno lo ascolta veramente e questo per Tricorno è frustrante. Come il mondo intorno a lui. I tavoli sono troppo alti, i vestiti troppo larghi, le sedie irraggiungibili. Alla fine Tricorno trova la soluzione da solo. Il libro diverte, lasciando un po’ di amaro in bocca e consigliandoci di imparare ad ascoltare i bambini.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1413 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati